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Verlag: Typis Generosi Salomoni, Livorno, 1764
Anbieter: Libreria Antiquaria Giulio Cesare di Daniele Corradi, Roma, ROMA, Italien
Minime imperfezioni alla parte superiore del dorso, strappetto a una carta, Minimo percorso di tarlo estinto a poche pagine, marginale e senza interessamento del testo XII + 212 p. 191x123 mm p.perg. coeva titolo manoscritto al dorso.
Neapoli, Ex Typographia Felicis Mosca, 1722, volumi 2 legati in 1, in-4, legatura coeva in piena pergamena, dorso a 4 nervi con iscrizioni e decorazione calligrafati in antico, pp. [40], 183 - 168. Primo frontespizio stampato in rosso e nero. Marca al frontespizio, belle testate, capilettera e finalini incisi in xilografia. Contiene: i tre libri del "De ortu et progressu Juris Civilis", del "De Jure Naturali, Gentium et XII Tabularum" con la trascrizione delle tavole e relative parafrasi e del "De Legibus et Senatusconsultis", oltre al "De Romano Imperio" come opera a sé. Qualche minuta traccia di tarlo coinvolge il margine di alcune carte con perdita di alcuni caratteri (solo le ultime 40 carte). Alcuni fascicoli un poco bruniti o fioriti. Comunque un esemplare molto buono.
Verlag: ex Typographia Felicis Mosca, Milano, 1722
Anbieter: Libreria Antiquaria Giulio Cesare di Daniele Corradi, Roma, ROMA, Italien
p.perg. coeva con tass. Frontespizio a caratteri neri e rossi marca tipografica testatine finalini capilettera ornati. L'Autore fu il primo dei giureconsulti italiani a porre in dubbio la validità delle tesi assolutistiche. Ancora prima del Montesquieu nel suo trattato mostra il proprio pensiero sul problema del diritto pubblico con una sottilissima analisi dell'evoluzione storica dell'ordinamento giuridico romano e con una profonda disquisizione sulle questioni relative alla sovranità. Con Gravina si comincia a vagheggiare l'ideale di un diritto di ragione e si vedono affermati quelli che saranno i postulati del nuovo diritto pubblico, la divisione dei poteri, il limite all'autorità statale e la tesi della inalienabilità della sovranità popolare che appartiene ai cittadini e che non può essere mai concessa al detentore del potere politico se non per un esercizio temporaneo e vincolato ad usarla per il bene di tutti. E' questo l'inizio dell'Illuminismo giuridico (38) + 183; 168 p. 2 voll in 1 tomo 230x180 mm.